I buoni fruttiferi
Oggi parliamo dei buoni postali fruttiferi, ovvero uno dei più importanti strumenti per il risparmio della generazione dei nostri nonni!
I buoni fruttiferi erano largamente utilizzati perché consentivano di avere un alto rendimento a fronte di un rischio molto poco elevato.
I formati più comuni avevano una durata di 30 anni: nei primi 20 si aveva un tasso di interesse fisso, che poi diminuiva per gli ultimi 10 anni.
Oltre i 30 anni, il buono rimaneva infruttifero e, se dopo 10 anni dalla scadenza, non si ritirava il capitale, questo decadeva!
Di conseguenza, se i vostri nonni hanno un buono fruttifero, verificate la “data di scadenza” e riscattatelo quanto prima!
Come si deve comportare una persona che, però, vuole reinvestire questo capitale?
Ormai il ragionamento dei tassi di interesse molto alti a rischio 0 non esiste più, a differenza degli anni ’80 e ’90.
Dovete quindi far capire a chi ha i buoni fruttiferi che i rendimenti di oggi, se vogliamo mantenere un basso rischio, è necessario avvicinarsi al rendimento molto basso!
Altrimenti, c’è il rischio di reinvestire questi capitali in investimenti con tassi alti, ma con rischio alto!
Spero di essere stato chiaro, vi saluto e vi aspetto ad una prossima Pillola Assicurativa!